Percorsi di lettura e scrittura per avvicinare le distanze

Quaderno operativo per gli studenti della Scuola Primaria e Secondaria

Edizione SIT, Dosson (TV), 1996

Presentazione

Finalità – Il testo Studiare il coraggio della pace è presentato a quanti, interessati all’argomento, desiderino avvicinarsi ai luoghi del Mediterraneo e alle comunità umane che vi appartengono.

Autori e obiettivi – Il volume di Maria Letizia Chiavellati Celotti e Giuseppe Martini, curato con il contributo storico del Prof. Amos Luzzatto e la presentazione di Mons. Antonio Marangon, è corredato da una introduzione su Gerusalemme e da una Guida per l’insegnante e si propone di essere utilizzato nella Scuola di base per sviluppare negli insegnanti la preparazione idonea a favorire lo scambio di relazioni tra alunni in Italia, in Israele e Palestina, in Giordania.

Contenuto – Tratta del possibile dialogo tra insegnanti e studenti interessati ai Paesi del Vicino Oriente e del Mediterraneo, per indicare il percorso di dialogo con se stessi e con gli altri quando, in situazione di precarietà, si possa utilizzare la mediazione delle diverse culture come terreno di comunicazione e di conoscenza reciproca.

Destinatari e interlocutori – Primi destinatari del volume sono i docenti della Scuola di base, interessati ad approfondire con gli studenti le capacità di lettura approfondita, a partire dalla riflessione metacognitiva sulle esperienze presentate nel testo. È inoltre offerto a tutti coloro che desiderino acquisire strumenti idonei per sviluppare nella scuola la ricerca e la conoscenza, l’interazione e la comunicazione tra soggetti di culture diverse, interlocutori attivi, con particolare riferimento all’apprendimento e all’approfondimento delle competenze di ascolto, di lettura e di scrittura, anche in lingua ebraica ed araba.

Prima analisi del testo – Il volume è composto di cento pagine. Si presenta come un quaderno operativo che utilizza diversi tipi di testo suddivisi in quattro sezioni, ciascuna delle quali autonoma e contemporaneamente relazionata alle altre. In appendice, alcune note di storia, un glossario per i termini più difficili, e otto pagine di illustrazioni a colori da ritagliare ed incollare.

A che cosa risponde questo quaderno operativo?

Incoraggia gli insegnanti nella pratica didattica progressiva e disciplinare; motiva gli studenti alla conoscenza delle diverse storie mettendo in relazione la propria storia con le storie di altri, la storia della propria città in relazione con la storia di altri Paesi nel Mediterraneo.

Insegna a studiare offrendo diverse occasioni di approfondimento e di elaborazione personale e di gruppo; insegna a mettersi in relazione con altri testi, altri autori, altri documenti e altre fonti.

Approfondisce il legame tra la lingua italiana e la storia entrando nei nodi linguistici che rendono ragione dei problemi storici connessi intrecciandosi intorno ad alcune parole chiave: civiltà, cultura, tradizione, popolo, Stato, governo… ma anche famiglia e generazione, memoria e determinazione.

Offre un’esperienza di laboratorio in corso per aiutare a prendere consapevolezza dei propri apprendimenti come delle proprie attese.

Gli autori

Maria Letizia Chiavellati Celotti (Asolo, 1949) abita a Treviso e insegna nella Scuola Elementare italiana. Da molti anni si occupa di educazione e didattica. Per incarico del Ministero della Pubblica Istruzione è stata responsabile presso l’Agesci per gli a.s. 1996/98 – 200/2001 del Progetto di Lettura multiculturale A Light for Hope.

Negli a.s. 1999/2001 ha curato l’approfondimento del Progetto Studiare il coraggio della pace per l’educazione alla Lettura multiculturale nella scuola Elementare e Media, presso il Dipartimento per lo Sviluppo dell’Istruzione, Direzione Generale per le Relazioni internazionali.

Giuseppe Martini (Oderzo, 1955 – 2005) Insegnante della Scuola Media, ha svolto attività di ricerca in campo educativo. Ha pubblicato lavori di didattica e materiali per la formazione dei formatori, tra i quali Matematica a tre anni. (F.Angeli,1993), Musica e computer (La Nuova Italia, 1992). Per conto del Ministero della Pubblica Istruzione, ha collaborato alla realizzazione del CD-ROM per la formazione degli insegnanti della Scuola Elementare nell’area dell’educazione al suono e alla musica (Progetto MUSE). In assegnazione presso il Provveditorato (C.S.A.) di Treviso ha coordinato tra il 1998 e il 2005 i progetti di programmazione didattica, di inserimento degli alunni stranieri e di indagine sulla dispersione scolastica in collegamento con le diverse scuole della provincia. Coautore del volume “Studiare il coraggio della pace”, ed. S.I.T. Preganziol TV 1996, dal 1997 al 2005 ha guidato i corsi di formazione e ricerca didattica per i docenti di Rete Meta “Lettura scrittura e metacognizione” e “Lettura e scrittura multiculturali”.

Amos Luzzatto (Roma, 1928 – Venezia, 2020) nasce in una famiglia di vecchia tradizione ebraica (il nonno materno, Dante Lattes, fu uno dei principali esponenti della cultura ebraica italiana del nostro secolo. Trascorre la sua adolescenza a Gerusalemme, fino al 1946. Per più di quarant’anni svolge la professione di primario chirurgo in svariati ospedali italiani. E’ libero docente universitario. Ama farsi definire “medico – studioso di cultura ebraica”. “La pace? È ricerca di equilibrio”. Insignito a Roma del Premio per la Pace della Fondazione Ducci. “Nella radice della parola ‘pace’ in ebraico, shalom, vi è anche quella della ‘integrità, completezza’, e per questo sono convinto che ricercare la pace significhi trovare dove gli uni e gli altri convergono all’interno della stessa completezza e integrità”. Questa la strada perseguita in decenni di impegno per l’ebraismo italiano da Amos Luzzatto, ex presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Venezia. Pubblicato in Il portale dell’ebraismo italiano – Attualità il ‍‍31/03/2016

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Quaderno Operativo
“Studiare il coraggio della pace